Un testamento per avere validità legale deve rispettare alcune regole. Conoscendole sarà inutile pagare la parcella di un notaio.
Possiamo risparmiare sulla spesa del notaio per redigere il nostro testamento. Si può agire in autonomia seguendo le indicazioni normative che daranno garanzia legale al documento.
Arriva per tutti il momento in cui si riflette su cosa accadrà dopo la propria morte. Nulla di spirituale, ci riferiamo al passaggio dei beni agli eredi. Una vita di sacrifici per comprare una casa, la macchina dei sogni, gioielli o qualsiasi altro oggetto si pensa possa portare serenità ma ad un certo punto tutto questo rimarrà qui, sulla Terra, mentre noi saremo altrove.
È normale sentire il bisogno di decidere a chi regalare i propri beni dopo la propria morte. Si potrà fare redigendo un testamento valido, che nessuno potrà impugnare per cambiare le nostre ultime volontà. Il documento conterrà le disposizioni delle sostanze per il tempo in cui non si sarà più in vita. Si può firmare in presenza di un notaio e di due testimoni oppure si potrà procedere senza assistenza del professionista la cui parcella risulta piuttosto onerosa.
Come scrivere un testamento da soli con validità legale
Per essere valido il testamento scritto di proprio pugno – definito olografo – deve essere redatto interamente, datato e firmato dal testatore. Significa che si dovrà scrivere tutto personalmente senza ricorrere a tablet o computer oppure ad una terza persona. Il testatore dovrà scrivere penna (o matita) alla mano le sue ultime volontà e ricordare non solo di firmare il documento ma anche di datarlo.
Si concede l’uso dello stampatello per redigere il testamento. L’analfabeta, invece, dovrà recarsi necessariamente da un notaio. Per quanto riguarda il foglio su cui scrivere si potrà utilizzare qualsiasi foglio o pezzo di carta. Una pagina di quaderno, un block-notes, un foglio bianco A4, l’importante è che il testo sia chiaro e leggibile, il contenuto comprensibile e firmato. In caso di più fogli bisognerà numerarli o unirli con una spillatrice o una graffetta.
La firma (nome e cognome ma anche pseudonimo noto alla famiglia) andrà apposta sull’ultima pagina del testamento, una volta terminate le disposizioni. La Legge ammette anche la dicitura “Il vostro amato padre” e simili. La data invece si potrà scrivere in formato classico – giorno, mese e ora – oppure in versione equipollente come “Pasqua 2024” in calce oppure all’inizio del testamento olografo. In caso di più testamenti sarà valido l’ultimo in ordine di data.