Anno accademico alle porte. Chi si è diplomato a pieni voti può accedere a una agevolazione al momento di iscriversi all’Università.
L’Università sta per inaugurare il nuovo anno accademico 2024-2025. Iniziano – o riprendono – gli studi e questo per le famiglie significa anche pagare le tasse universitarie. Parliamo di una spesa non da poco per il budget familiare, in particolare per quelle degli studenti fuori sede chiamate anche a costi come quelli dell’alloggio di una casa.
Per mitigare il peso delle spese per gli studi dei figli esistono però tutta una serie di agevolazioni pensate appositamente per favorire il diritto allo studio. Spesso queste agevolazioni si rivolgono alle famiglie con i redditi più bassi e vengono erogate sulla base dell’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Ma non mancano quelle che vanno a premiare il merito.
C’è ad esempio quello che in un certo senso potremmo considerare una specie di “bonus 100”. È riservato agli studenti più meritevoli, che hanno concluso il loro ciclo di studio presso le scuole superiori diplomandosi col massimo dei voti. Vediamo quanti soldi spettano a chi si è diplomato con 100.
Università, bonus in soldi a chi si è diplomato con 100
Come dicevamo, solo in un certo senso possiamo parlare di bonus per chi si è diplomato a pieni voti. Non si tratta infatti di un contributo diretto in denaro, ma di un’esenzione. Esattamente così: indipendentemente dall’Isee, gli atenei italiani prevedono l’esonero integrale dal pagamento delle tasse universitarie per gli studenti che si sono diplomati con 100 all’esame di Stato.
La stessa esenzione totale dal pagamento delle tasse universitarie si applica anche ai portatori di handicap con un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 66%. Scatta l’esonero totale dal pagamento delle tasse anche per le famiglie con Isee non superiore ai 27.726,79 euro (soglia innalzata rispetto ai precedenti 26.306,25 euro).
Invece quando si supera la soglia dei 27mila euro scattano agevolazioni che a seconda dei casi vanno dal 10% (per gli Isee più alti) al 25%, 50 e 80%. C’è anche la possibilità di accedere alle borse di studio erogate dai vari enti regionali per il diritto allo studio. Stando alle disposizioni ministeriali, la soglia massima Isee per questo accademico per ottenere le borse di studio è fissata sempre a 27.726,79 euro.
Infine rimane un’ultima opzione: abbassare il peso delle tasse universitarie in maniera “indiretta”, vale a dire per mezzo della dichiarazione dei redditi. Le spese per l’istruzione universitaria infatti possono essere detratte al 19%. È possibile ottenere la detrazione indicando la spesa nel modello 730,, quadro E, con il codice 13 al rigo E8-E10.
Quanto al capitolo affitto per gli studenti fuori sede, c’è la possibilità di fruire di una detrazione fiscale del 19% sia per le iscrizioni alle università pubbliche che agli atenei privati. Chiaramente per usufruire della detrazione gli studenti devono essere intestatari di un contratto di affitto regolarmente registrato.