Come funzionano le tabelle millesimali di un condominio? Eventuali modifiche possono forse permettermi di diminuire la rata mensile?
In un condominio esistono delle spese che non si possono ignorare. I lavori di manutenzione della struttura sono atti da eseguire pedissequamente e senza perdere tempo. La pulizia dei luoghi comuni, il controllo degli impianti, il funzionamento degli ascensori, dei citofoni e dei cancelli, la portineria. Sono tutte spese che in un modo o in un altro vanno fatte e che non possono essere rimandate in eterno. Ma chi paga per queste spese?
Ovviamente i condomini, e nel caso di inquilini in subaffitto o in affitto da case di proprietà all’interno del condominio, dipenderà dagli accordi presi in sede di contratto con l’intestatario dell’appartamento. Quindi queste spese totali verranno redistribuite su tutti gli appartamenti, regolando le somme in base al valore dell’immobile.
Come modificare le tabelle millesimali di condominio
I vari prezzi vengono stabiliti dalle tabelle millesimali che di norma non possono essere modificate, salvo due situazioni, abbastanza rare ma non impossibili. La prima, meno comune della seconda, quando all’interno delle suddette tabelle viene fatto un errore. In quel caso, sarà nel pieno diritto dei condomini, di richiedere un controllo e quindi una conseguente rettifica.
Rettifica che porterà il prezzo mensile del condominio a variare, seguendo a modifica riportata. Il secondo caso che vede la possibilità il riprendere in mano le tabelle millesimali, è quando uno degli appartamenti subisce una modifica strutturale. Con il conseguente aumento del valore dell’immobile, gli altri inquilini del palazzo, potranno avere diritto di vedersi modificare l’importo del condominio, per riportare un equilibrio all’interno delle spese totale.
Le nuove tabelle devono essere approvate dall’assemblea condominiale, tutti devono essere al corrente delle modifiche. Nel caso in cui l’assemblea non dovesse raggiungere un accordo, si potrà ricorrere al tribunale, che emetterò una sentenza. Una domanda importante che però ci si potrebbe porre è, la nuova decisione ha forse validità retroattiva? Io condomine, posso chiedere al rimborso di ciò che ho già versato?
La risposta tendenzialmente è no, è vero però che in determinati casi, si può cercare di raggiungere un accordo che possa dare conforto a tutte le parti coinvolte. Portando quindi, in rari casi, anche all’annullamento di eventuali arretrati da parte di inquilini morosi. Ad esempio, invece di ottenere un rimborso, i condomini che nel tempo hanno versato più di quanto spettasse loro, potrebbero chiedere di pagare meno, e riottenere con il tempo i soldi investiti senza che ve ne fosse una reale necessità.