La scadenza della Tari è ormai vicina, ma ogni comune ha la sua data specifica: l’elenco utile per evitare sanzioni ed interessi di mora.
Siamo quasi giunti alla fine di settembre e a bussare alla porta dei contribuenti è un promemoria che non andrebbe ignorato: la scadenza della Tari. Tale imposta, istituita dalla Legge di Stabilità 2014, prevede il pagamento per lo smantellamento dei rifiuti da parte di “chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani”, come specificato dal Comma 641.
In questo frangente è bene ricordare che il tributo è dovuto indipendentemente dall’uso, ma a chi è destinato l’immobile e non necessariamente al proprietario. Per quanto riguarda il calcolo, si tratta nientemeno che del risultato della combinazione di una quota fissa, basata sulle caratteristiche dell’immobile, e una quota variabile, determinata dalla composizione del nucleo familiare.
In sostanza, più grande è l’immobile e maggiore è il numero di persone che lo abitano, più alta sarà la tassa. Anche il tipo di rifiuti e il costo del servizio di smaltimento influenzano l’importo finale. A gestire la tariffa esatta è il singolo Comune, così come le date di scadenza. Vediamo dunque quali sono le date ormai a termine in base alla propria città.
Scadenza Tari: attenzione alle date
Come accennato, ogni Comune gestisce autonomamente sia le tariffe sia le scadenze della Tari, il che rende importante controllare il calendario specifico del proprio luogo di residenza per evitare ritardi nei pagamenti.
Le scadenze variano da città a città, ma molti Comuni suddividono il pagamento in più rate, generalmente tra settembre e dicembre. Ad esempio, alcuni Comuni prevedono una seconda rata da versare entro la fine di settembre 2024. Ecco alcune delle scadenze imminenti:
- Comune di Napoli: prima rata entro il 16 settembre o pagamento in un’unica soluzione entro il 30 settembre 2024.
- Comune di Barletta: prima rata da pagare entro il 16 settembre.
- Comune di Roma: seconda rata entro il 30 settembre 2024.
- Comune di Modena: seconda rata entro il 30 settembre 2024.
- Comune di Olbia: prima rata da saldare entro il 30 settembre 2024.
In linea generale – ossia nella maggior parte delle città – la Tari può essere pagata in più soluzioni, ma è consigliabile verificare le modalità direttamente sul sito del proprio Comune per evitare spiacevoli sorprese. Per quanto riguarda la modalità di pagamento, questo può essere effettuato in diversi modi, a seconda delle preferenze del contribuente. Le opzioni disponibili includono:
- pagamento presso gli uffici postali;
- presso i tabacchi o in banca;
- attraverso home banking o il sito dell’Agenzia delle Entrate;
- utilizzando l’app Poste Italiane per una maggiore comodità.
Infine, è bene ricordare che rispettare le scadenze non è solo prassi, ma si rivela fondamentale per evitare sanzioni e interessi di mora.