Se sei in malattia in realtà puoi uscire di casa: questi gli orari liberi

Il lavoratore che si trova in malattia può uscire di casa, purché rispetti certi orari liberi. Ecco quali sono.

Può capitare che un lavoratore dipendente decida di mettersi in malattia per un certo periodo. In tanti che si trovano in questa circostanza, potrebbero chiedersi se durante questo tempo si sia obbligati a rimanere in casa o si possa uscire liberamente.

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Anche durante la malattia si può uscire di casa negli orari liberi – telecosenza.it

Ebbene, in realtà è possibile uscire di casa quando si è in malattia purché lo si faccia in alcuni orari liberi. Ecco quali sono.

Gli orari liberi per uscire di casa quando si è in malattia

Per problemi di salute gravi o meno gravi un lavoratore dipendente può decidere di mettersi in malattia. Il lavoratore che si trova in malattia, non è tenuto a rimanere in casa per tutto il periodo ma può uscire in alcuni orari liberi.

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Anche quando è in malattia, un lavoratore può uscire di casa negli orari liberi – telecosenza.it

Infatti deve rimanere presso l’indirizzo comunicato all’azienda con il certificato medico solo negli orari di reperibilità. Questi sono gli stessi sia per dipendenti privati che per quelli pubblici, vale a dire la mattina dalle ore 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 17 alle 19. Ciò vuol dire che negli altri orari è possibile uscire di casa.

Dunque l’importante è farsi trovare nell’orario di reperibilità presso l’indirizzo comunicato. Infatti in queste fasce orarie può avvenire la visita fiscale da parte del medico e, in caso di assenza ingiustificata, al lavoratore possono accadere diverse cose:

  • assenza alla prima visita: perdita totale di qualsiasi trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia;
  • assenza alla seconda visita: perdita totale di qualsiasi trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia e riduzione del 50% del trattamento economico per il residuo periodo;
  • assenza alla terza visita: l’erogazione dell’indennità economica previdenziale a carico INPS viene interrotta da quel momento e fino al termine del periodo di malattia, in quanto il caso si configura come mancato riconoscimento della malattia ai fini della corresponsione della relativa indennità.

Se negli orari di reperibilità, il lavoratore in malattia è costretto ad assentarsi per una grave ragione, è tenuto a comunicarlo all’INPS o all’azienda. Dunque in definitiva il lavoratore malato può uscire di casa negli orari liberi purché non svolga attività che possano tenerlo lontano dal lavoro più del tempo dovuto. L’importante è che poi si trovi casa nelle fasce di reperibilità (10-12 e 17-19).

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