Mutuo, di seguito come ottenere un rimborso delle spese sostenute. La procedura che consente un risparmio notevole.
Affrontare le spese di un mutuo è impegno gravoso, da quelle di apertura del contratto alle rate mensili. Chi decide di acquistare un immobile mediante l’apertura di un mutuo, deve mettere in conto degli esborsi notevoli per tutto il periodo previsto dal finanziamento.
Occorre quindi fare molta attenzione e programmare attentamente il piano di ammortamento, valutando le proprie esigenze e le proprie disponibilità nel corso del tempo. Il piani di rientro infatti possono essere gravosi, anche se sono stati valutati positivamente dall’istituto bancario. Esistono comunque delle possibilità da sfruttare, per alleggerire il peso delle rate e comunque per ottenere dei rimborsi. Vediamo proprio come riuscire in quest’ultimo intento.
Mutuo, cosa fare per il rimborso
Quando si parla di rimborso, si deve intendere quello relativo agli interessi passivi del mutuo. Si tratta di un’agevolazione fiscale che consente di portare in detrazione proprio una parte degli interessi pagati. In particolare si parla del 19 per cento degli interessi passivi del mutuo per una spesa massima di 4mila euro (che corrisponde a una detrazione di 760 euro).
In questo caso si parla di acquisto, costruzione, ristrutturazione dell’abitazione principale. Ma sono possibili anche detrazioni sugli interessi passivi su immobili diversi dalla casa principale (spese massime 2065,83 euro), per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (con mutui contratti nel 1997, con spesa massima di 2.582,28), per i lavori di miglioramento a medio e a lungo termine nel settore agricolo.
Ricordiamo che queste detrazioni devono essere portate in sede di dichiarazione dei redditi sul modello 730, la cui presentazione all’Agenzia delle Entrate scade quest’anno il 30 settembre. Vediamo dove indicare la detrazione degli interessi passivi di mutuo. Per abitazione principale l’indicazione va nel rigo E7, per i mutui di acquisto di altri immobili si usano i righi da E8 a E10, codice 8. Infine per i mutui contratti nel 1997 (manutenzione, restauro, ristrutturazione) righi da E8 a E10, codice 9.
Ricordiamo che l’abitazione principale è quella dove il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente. Nel modello precompilato compaiono già le voci relative alle detrazione cui si ha diritto, ma occorre sempre controllare con attenzione. Nel 730 poi ci sono anche altre spese detraibili relative al mutuo. Vediamo in particolare.
Si possono detrarre gli oneri accessori, le commissioni agli istituti di credito e gli eventuali oneri fiscali aggiuntivi. Altre voci importanti relative al mutuo sulle quali è possibile ottenere detrazioni sono le spese notarili, le perizie tecniche e le spese di apertura di un conto corrente specifico.