Stando a una sentenza della Corte di Cassazione i controlli che l’AdE sta effettuando su alcuni tipi di mutuo sono legittimi.
I controlli del fisco: uno spauracchio per molti, sia per chi non ha nulla da nascondere ma sente lo stesso il peso dell’autorità, sia per chi qualche illecito, invece, lo ha commesso. L’Agenzia delle Entrate, difatti, non perdona ed effettua controlli a tappeto sui più disparati movimenti fiscali dei cittadini.
L’ultima novità riguarda ad esempio i controlli che l’AdE sta effettuando sui mutui eccedenti il valore degli immobili a cui si riferiscono. I quali sono stati dichiarati legittimi da una recente sentenza della Corte di Cassazione (la numero 18866 del 10 luglio 2024). Ma di cosa stiamo parlando?
Per comprendere questa sentenza è bene partire da un presupposto: in Italia la normativa stabilisce che l’importo di un mutuo erogato non può superare l’80% del valore dell’immobile a cui è destinato. A questa regola esistono poche, rare eccezioni, ad esempio in presenza di garanti, polizze assicurative o ipoteche su altri immobili a disposizione del richiedente.
In altre parole, chiunque richieda un mutuo per un immobile che ha un valore totale di 100mila euro potrà ricevere dalla banca un finanziamento non superiore a 80mila euro. E allora come mai a volte si verificano delle discrepanze? Proprio su questo punto l’Agenzia delle Entrate effettua controlli capillari, definiti legittimi proprio dalla Corte di Cassazione.
In particolare la sentenza si riferisce a un caso in cui il fisco ha messo in evidenza una forte discrepanza tra un mutuo erogato e il valore dell’immobile di riferimento. Il mutuo, in quel caso, era di gran lunga superiore al valore della casa. Pertanto l’Agenzia delle Entrate ha deciso di effettuare controlli per scongiurare la possibilità di evasione fiscale o speculazione immobiliare, che possono verificarsi ad esempio quando compratore e finanziatore giungono ad accordi ufficiosi.
Dopo una serie di ricorsi e contro-ricorsi l’AdE ha ottenuto la possibilità di verificare i movimenti sospetti, giungendo alla conclusione che l’operazione da parte di agenzia e compratore non rispettasse i limiti di legge. In generale, dunque, è bene tenere presente che i controlli del fisco, soprattutto in materia di mutui, sono sempre più stringenti, allo scopo di applicare nel modo giusto le norme triburarie.
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