La metà del pagamento deve essere effettuato in contanti per acquisti fatti con la carta spesa: è vero? Andiamo a chiarire questo aspetto.
La Carta spesa, più propriamente detta carta “Dedicata a te” è uno strumento che viene messo a disposizione delle famiglie maggiormente in difficoltà. Di importo pari a 500 euro, esso rappresenta una soluzione per permettere a molti nuclei di tirare un sospiro di sollievo. Si può usare, però, con delle regole ben precise. Vale a dire che si potranno acquistare solo beni di prima necessità, come alimenti e carburanti, e solo ed esclusivamente in negozi fisici.
Niente da fare, dunque, per gli acquisti online, anche se effettuati su rivenditori italiani. Sono, infatti, completamente esclusi tutti gli acquisti fatti all’estero. Negli ultimi tempi, a proposito di questo strumento, si sta diffondendo una voce sempre più grande come portata. A quanto pare, infatti, molto supermercati fanno pagare solo la metà del prezzo finale con la carta spesa, mentre la rimanente parte viene chiesta in contanti. Andiamo a fare chiarezza su una vicenda come questa sicuramente molto delicata e spinosa, con tanti risvolti.
Carta spesa: si può pagare solo la metà del prezzo così?
A quanto pare, la pratica in questione è molto più diffusa di quel che si possa pensare. A quanto pare, infatti, molti supermercati consentivano di pagare solo metà del prezzo finale con questa carta sociale, mentre la rimanente parte dl conto andava pagata in contanti o con altri metodi di pagamento. Come carte prepagate, di credito e così via. La prassi qui illustrata si è diffusa talmente tanto da costringere l’INPS a dover effettuare un chiarimento importante.
Come stabilito dal Decreto del 4 giugno 2024, non c’è nessun limite di pagamento per quanto riguarda la Carta Spesa. Si può, in tal senso, teoricamente anche spendere l’intero importo per una sola maxi spesa. Di conseguenza la prassi in questione è posta in essere dai supermercati, che però operano in tal senso in maniera illegale. Fuori, insomma, dal recinto posto dalla legge che fa da riferimento per la carta “Dedicata a te”. Prima di procedere, ti ricordiamo i casi di persone che hanno dovuto restituire i soldi della carta spesa.
Carta “Dedicata a te”: quali limiti ci sono
Il divieto da tenere in considerazione riguarda prevalentemente l’aspetto legati ai beni voluttuari, che non potranno essere acquistati. Si potranno acquistare, poi, beni di prima necessità, abbonamenti ai servizi di trasporto ed anche il carburante per le nostre auto. Per il resto, se vi viene chiesto di pagare metà dell’importo in contanti e metà con la carta spesa, sappiate che stanno commettendo una pratica non corretta.