Documento urgente INPS: chi non lo invia perderà la pensione dal 15 settembre

C’è un documento urgente da inviare subito all’INPS per evitare di perdere la pensione dal 15 settembre: ecco di che cosa si tratta e che cosa sapere.

Negli ultimi mesi ci sono stare diverse novità riguardo il tema pensionistico, con manovre di governo che hanno interessato milioni di ex lavoratori. Un’ultima decisione è stata presa proprio di recente da tutte le forze di maggioranza che sostengono il governo guidato da Giorgia Meloni.

Pensione documento urgente Inps
Il documento INPS da mandare – telecosenza.it

L’ultima novità in merito al sistema pensionistico italiano è stata presa dall’attuale esecutivo sul futuro dei lavoratori statali, come è stato rivelato da fonti stampa attendibili, come filtra da Il Sole 24 Ore. Per il momento si tratta di una condivisione tre le forze politiche, quindi ancora niente di ufficiale, ma nei prossimi giorni potrebbe trovare spazio all’interno di una bozza di legge. Nel dettaglio della proposta avanzata dalle forze politiche di maggioranza è quella di un pensionamento su base volontaria a 70 anni.

In pensione a 70 anni su base volontaria: la novità

I partiti di centro-destra hanno condiviso una proposta che riguarda il sistema pensionistico italiana e questa prevede lo stop al pensionamento automatico a 67 anni per i lavoratori statali, 60 per quanto riguarda le forze dell’ordine e i vigili del fuoco. Stando a quanto rivelato, pare che non sarà più l’Amministrazione ad estinguere il rapporto dopo aver raggiunto i requisiti pensionistici, ma la richiesta verrà avanzata dal lavoratore stesso.

Pensione 70 anni base volontaria
Il pensionamento su base volontaria a 70 anni – telecosenza.it

È in sostanza il lavoratore che dovrà manifestare la volontà di andare in pensione subito o proseguire nel rapporto di servizio. La decisione è quella di voler trattenere i lavoratori fino ai 70 anni, con l’obiettivo di favorire il passaggio di consegne in caso di turn-over, ma anche di puntare su affiancamento e tutoraggio, tra i vecchi e i nuovi dipendenti. Lo scopo del governo è quello di non far salire i costi della spesa previdenziale.

Bisogna però aggiungere che la decisione del lavoratore di rimanere in servizio e non andare in pensione avrà delle limitazioni. La volontà del dipendente deve essere concorde con la volontà dell’Amministrazione, che deve poter decidere e programmare liberamente il piano delle assunzioni. Dunque, questa decisione non andrà rimessa solo ed esclusivamente, ma dovrà passare diverse fasi.

È stato anche aggiunto, nella proposta di governo, di optare anche a un tetto economico del 10%, perciò in caso di trattenimento in servizio di un dipendente con un’altre retribuzione, si dovrà rinunciare a fare assunzioni a carico di Bilancio statale riguardo alla stessa spesa.

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