Gennaro Tutino non può non vivere il passaggio dal Cosenza alla Sampdoria come una beffa: ha già perso un importante e ricco bonus.
Quello che ha fatto Gennaro Tutino a Cosenza difficilmente sarà dimenticato. E’ stato, infatti, uno dei calciatori più forti e decisivi degli ultimi anni. Per la Serie B, infatti, un calciatore con le sue doti è sicuramente un lusso e non è un caso che ovunque sia andato abbia segnato gol a raffica. Sia quando ha giocato da riferimento offensivo che quando ha agito come seconda punta. Vede e sente la porta e forse in carriera avrebbe potuto fare anche di più.
Nato nelle giovanili del Napoli, si pensava di lui che potesse essere in prospettiva un calciatore capace di fare la differenza anche in Serie A. Così non è stato, dal momento che le possibilità avute in tal senso sono state poche. E quasi mai convincenti. L’anno scorso è stata forse una delle sue migliori stagioni in senso assoluto, dal momento che con la maglia del Cosenza ha trovato per la prima volta in carriera quota 20 gol. Che gli hanno permesso di approdare alla Sampdoria.
Il club genovese ad inizio anno era partito con grandi ambizioni, come è normale che sia dal momento che è una piazza con una storia alle proprie spalle enorme. Di certo non da Serie B. L’annata però è iniziata come peggio non poteva, come certificato anche dall’esonero di Andrea Pirlo. In cinque partite complessive fino a questo momento disputate, Tutino ha segnato un solo gol. Ma non è questo il problema principale da questo punto di vista.
Nel contratto sottoscritto da Tutino con la Sampdoria era previsto, infatti, un importante bonus in caso di promozione. Ebbene, allo stato attuale delle cose si tratta di una ipotesi che già sembra essere sfumata del tutto. Parlare di promozione per una squadra così in difficoltà è utopistico, visto che i blucerchiati sono all’ultimo posto in classifica, con solo due punti conquistati in stagione. Una situazione che sta facendo crescere la rabbia, sicuramente dei tifosi ma anche dei calciatori, che infatti non riescono ad esprimersi secondo le loro possibilità.
I blucerchiati, come detto, occupano l’ultimo posto in classifica e l’avvicendamento tra Pirlo e Sottil non sembra aver sortito gli effetti che tutti si auspicavano. Probabilmente si poteva concedere un po’ più di tempo al tecnico ex Juventus, che aveva comunque lo spogliatoio in mano e che era ben visto da tutti. Servirà un miracolo ora per puntare seriamente alla promozione.
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