Carta spesa Dedicata a Te, è già caos. Chi ha percepito i soldi potrebbe doverli restituire subito. Cosa sta accadendo?
L’INPS ha iniziato ad erogare le nuove Carte spesa o a versare i 500 euro sulle vecchie card ma sta commettendo degli errori. I cittadini sono confusi e non hanno chiaro come procedere. Capiamo meglio chi dovrà restituire il beneficio.
La Legge di Bilancio 2024 ha confermato la Carta spesa Dedicata a te per l’anno corrente ma le erogazioni si sono fatte attendere a lungo. Solo in estate è attivato il Decreto che ne ha fissato i dettagli tra importo, requisiti e modalità di erogazione. Poco è cambiato rispetto lo scorso anno, giusto l’importo è stato aumentato a 500 euro includendo la possibilità non solo di fare la spesa alimentare ma anche di acquistare carburante o un abbonamento ai mezzi di trasporto pubblico locale.
Nulla è cambiato in merito all’ISEE, limite di 15 mila euro, e alle famiglie beneficiarie (con minimo tre componenti). L’erogazione, poi, scatta senza bisogno di inoltro di alcuna domanda. Grazie alla collaborazione tra INPS, Comuni e Poste Italiane, infatti, i percettori del beneficio dovranno semplicemente attendere la comunicazione di ricarica avvenuta o di Carta prepagata pronta per essere ritirata presso un Ufficio Postale. Eppure qualcosa è andato storto. Quando finalmente i versamenti sono iniziati, l’Ente della previdenza sociale ha commesso un importante errore.
Chi non potrà utilizzare la Carta Dedicata a te erogata dall’INPS
A fine settembre l’INPS ha redatto le graduatorie dei beneficiari della Carta Dedicata a te e le ha inviate ai Comuni che hanno proceduto con l’invio delle comunicazioni ai cittadini. Una procedura che lo scorso anno ha funzionato adeguatamente ma che quest’anno ha comportato, invece, un grande caos a causa di una novità introdotta nel 2024.
Secondo le nuove direttive non possono beneficiare della Carta spesa le famiglie che già percepiscono l’Assegno di Inclusione e la Carta Acquisti oltre ad ogni altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che determina il versamento di un sussidio economico. AdI e Carta Acquisti sono le due novità che hanno mandato in confusione il sistema perché la prima misura nemmeno esisteva lo scorso anno mentre la seconda era in precedenza cumulabile. Ecco l’errore dell’INPS che ha incluso tra i beneficiari i percettori di questi due aiuti economici. I cittadini devono stare attenti a non spendere i soldi della Carta Dedicata a te almeno fino ad un chiarimento dell’ente o potranno essere chiamati alla restituzione delle somme.