La busta paga potrebbe riservare piacevoli sorprese ai lavoratori. Un importo più alto che farebbe tirare un sospiro di sollievo.
Le prossime mensilità dello stipendio potrebbero sorprendere. Sono previste somme aggiuntive in anticipo rispetto al solito, una notizia entusiasmante per i lavoratori ma tutti potranno gioire? Scopriamo da cosa dipenderà la bella sorpresa.
Il sogno dei lavoratori è di poter contare su un assegno più alto per affrontare con maggiore tranquillità le spese mensili e riuscire anche a mettere da parte dei risparmi. Purtroppo la maggior parte delle retribuzioni in Italia non consente di soddisfare tutti i bisogni, non solo quelli primari (e a volte nemmeno questi). Si attende un’evoluzione in tal senso ma al momento la strada per un equilibrio economico è ancora lontana.
Non appena sembra andare meglio ci sono nuovi problemi all’orizzonte che richiedono interventi tempestivi che ostacolano gli aiuti ai cittadini. Giusto per fare un esempio citiamo il nuovo obbligo imposto dall’Unione Europea ossia quello di ridurre il debito pubblico dal 7,4% al 3% entro pochi anni. Significa per il Governo dover recuperare risorse eliminando alcune agevolazioni oggi attive come la Carta Dedicata a te. Ma ci sono anche belle notizie, come un aumento degli stipendi a dicembre 2024.
Arrivano risorse nuove per i cittadini: la busta paga di dicembre potrebbe essere più alta
Sicuramente avendo letto che a dicembre gli stipendi saranno più alti in molti avrete pensato all’erogazione della tredicesima mensilità che avviene prima di Natale. In realtà la sorpresa è un’altra. Sembrerebbe che l’esecutivo stia ragionando su un possibile anticipo di risorse per alcuni lavoratori e pensionati. Somme aggiuntive che arriveranno certamente da gennaio 2025 ma che, come lo scorso anno, potrebbero essere versate anticipatamente, già a dicembre.
Il fine è poter incrementare i consumi dei contribuenti in vista del periodo natalizio e contemporaneamente anticipate una parte della spesa pubblica al 2024 alleggerendo i conti del 2025 per confermare il taglio del cuneo fiscale e ridurre il citato debito pubblico. Nei piani del Governo l’adeguamento delle pensioni già a dicembre e l’erogazione del Bonus befana in anticipo effettuando il conguaglio prima della fine dell’anno.
Certo non parliamo di grandi cifre perché l’inflazione è in calo e le previsioni sono di un recupero basso, dell’1,5% circa. Percentuale molto inferiore rispetto il 5,4% e il 7,8% degli ultimi due anni. Si tratta di pochi euro in più ma comunque l’anticipo aiuterebbe a sostenere le spese delle festività natalizie. E per i dipendenti pubblici? Si valuta un contributo una tantum legato al rinnovo dei contratti scaduti invece che all’inflazione.