C’è una comunicazione di Poste Italiane da conoscere assolutamente: alcuni utenti che hanno dei buoni fruttiferi perderanno tutti i soldi.
Come è noto, Poste Italiane rappresenta in senso assoluto una delle realtà economiche più forti e floride di tutto il Paese. Ha interessi sparsi in ogni ambito della nostra economia al punto che ormai il servizio postale propriamente detto è un fattore marginale nel bilancio di questa società. Offre tantissimi servizi che sono tradizionalmente bancari, a partire dai conti correnti fino ad arrivare a soluzioni che possono essere equiparate in tutto e per tutto a dei fondi deposito.
Tra i prodotti in senso assoluto più diffusi in senso assoluto non si può non annoverare il buono fruttifero postale, che permette alle persone che decidono di attivarne uno di avere degli interessi che maturano, come sempre accade in questi casi, con il passare del tempo. E’ una pista che moltissimi italiani negli anni hanno battuto e che cresce di anno in anno, per quanto i tassi di interesse non sono paragonabili a quelli di un tempo. In tal senso, però, arriva un avviso da parte di Poste Italiane che spiazza tutti: scatta il conto alla rovescia che può portare alla perdita dei soldi per tanti italiani.
E’ uscito, in tal senso, un avviso molto importante direttamente dalle Poste. In primo luogo precisa un aspetto fondamentale. I buoni cessano di produrre interessi nel momento in cui scadono, mentre quando vanno in prescrizione cade il diritto di incassare la cifra che si è maturata. In tal senso, è importante capire che non si potranno incassare certamente gli interessi, ma anche la cifra investita, vale a dire il capitale versato. Per questo è molto importante controllare la data di scadenza e di prescrizione del proprio buono.
Come previsto dall’articolo 6, comma 1, del D.M. 6 ottobre 2004, la prescrizione dei buoni è fissata a 10 anni e ci sono tantissimi buoni che non potranno essere più incassati nel 2024. Rientrano in questo discorso anche i BFP a termine (Serie AG) ed i BFP dedicati ai minori emessi rispettivamente da luglio a dicembre del 1997 ed in tutto il 1996. Oltre, ovviamente, a tutta una serie di buoni che sono stati emessi a partire dal 2012. Prima di vedere cosa fare, ti ricordiamo l’aumento del canone RAI.
La prima cosa da fare è quella di controllare la scadenza ed il termine di prescrizione indicati sul buono fruttifero cartaceo. Nel momento in cui nascono dei dubbi a riguardo, è fondamentale rivolgersi alla propria filiale di Poste Italiane per avere dei chiarimenti.
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