Assegno Unico, cambiamento drastico: chi deve segnalare subito la situazione all’INPS

Sono numerose le famiglie che fanno affidamento sull’Assegno Unico. Tuttavia, alcuni aspetti del sussidio vengono ignorati da molti.

L’Assegno Unico e Universale è una misura di sostegno che il Governo riconosce ai genitori con figli a carico. L’introduzione del sussidio ha portato all’abrogazione di altri incentivi, come le detrazioni fiscali per i figli in busta paga. Il suo scopo, infatti, è quello di semplificare le agevolazioni rivolte ai cittadini fornendo un aiuto che possa venire incontro alle esigenze di ogni nucleo familiare, indipendentemente dall’ammontare dell’ISEE oppure dal fatto che i richiedenti abbiano un’occupazione o meno. Ci sono, però, dei particolari a cui tutti i percettori di Assegno Unico dovrebbero prestare attenzione.

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Quali sono le situazioni che i percettori di Assegno Unico devono segnalare all’INPS? – telecosenza.it

Introdotta con il D.Lgs. 230/2021, la misura in questione è dedicata alle famiglie con figli fino ai 21 anni. Nel caso in cui sia presente un figlio con disabilità, si potrà percepire il sussidio senza alcun limite di età. I richiedenti, per poter beneficiare dell’incentivo, devono rispettare una serie di requisiti. Innanzitutto, è necessario essere in possesso della cittadinanza italiana o, in alternativa, avere il permesso di soggiorno europeo.

I percettori dell’Assegno Unico inoltre devono essere residenti in Italia e pagare l’imposta sul reddito nel Paese. È possibile ricevere il sussidio anche se si ha residenza da almeno due anni o presentando un contratto di lavoro a tempo determinato (della durata di almeno sei mesi) oppure indeterminato. Infine, servirà un ISEE valido.

Assegno Unico, occhio alla segnalazione all’INPS: ecco cosa bisogna sapere

A partire dall’anno corrente, l’importo minimo dell’Assegno Unico è salito a 57 euro a figlio; mentre quello massimo è pari a 199,40 euro. Nel caso in cui quest’ultimo sia maggiorenne, precisiamo, è essenziale che sia impegnato nella frequentazione di un corso scolastico, di laurea, o professionale. Coloro che hanno un lavoro vengono esclusi se il loro reddito supera gli 8 mila euro all’anno. Chi, invece, è disoccupato dovrà essere registrato come tale e risultare attivo nella ricerca presso un centro per l’impiego.

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I percettori di Assegno Unico sono tenuti a rispettare alcuni doveri – telecosenza.it

L’Assegno Unico costituisce senza dubbio un aiuto utile per moltissime famiglie. Tuttavia, molti beneficiari non sono a conoscenza di alcune importanti condizioni relative alla misura. In particolare per quanto riguarda il dovere di segnalare determinate situazioni all’INPS. Nello specifico, l’ente deve essere avvisato quando uno dei due genitori trova lavoro (se precedentemente disoccupato) o nel momento in cui entrambi decidono di separarsi.

Nel primo caso la famiglia potrà ottenere un surplus, pensato proprio per favorire i nuclei in cui i due richiedenti hanno un impiego. Nel secondo, invece, si potrebbe andare incontro ad importanti variazioni. Infatti i partner, in genere, hanno modo di scegliere se dividersi il sussidio in misura equa (ossia al 50%) o se farlo ricevere solo a uno dei due.

Nei casi di separazione e divorzio, a percepire il beneficio (e a dover presentare l’ISEE) sarà il richiedente nel nucleo in cui è presente il minore. Se i genitori vorranno continuare a dividersi l’Assegno Unico, potranno ad ogni modo indicare ambedue nell’apposita domanda i propri IBAN. Un figlio maggiorenne, infine, ha la possibilità di ottenere direttamente la misura.

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